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CORSO DI DANZA CONTEMPORANEA
La danza, il danzare: il movimento organico, l’equilibrio armonico, l’ascolto ed il controllo del proprio corpo. Il sentire e lo sperimentare staticità e dinamiche personali e collettive ma anche energie e impulsi fisici ed emotivi attraverso il tempo e lo spazio; questi sono gli oggetti di studio.
Gli strumenti utilizzati per guidare ognuno di noi alla loro scoperta, o meglio riscoperta sono la respirazione, i principi del rilassamento e dell’allineamento, la coscienza e l’uso del peso e della forza di gravità, la percezione e l’utilizzo dei centri e dei flussi di energia.
Il lavoro sul corpo che propongo è per tutti coloro che vogliono sperimentarlo, e si sviluppa in quattro fasi principali: a terra, il “reset”, un warm-up dolce basato sulla respirazione e il rilassamento; al centro, il momento più tecnico che associa ai principi del training accademico del danzatore quelli dello yoga; seguono le sequenze coreografiche nello spazio, il danzare in senso stretto, ma anche lo sperimentare, l’improvvisare, la parte propriamente espressiva e creativa, si conclude con una breve fase di defaticamento.
Naturalmente, il percorso si adatterà al contesto degli allievi di partenza per poi crescere progressivamente e sviluppare esercizi via via più complessi e dare nel tempo, una volta consolidate le componenti essenziali e gli strumenti di base, l’occasione di misurarsi con soluzioni coreografiche espressive più complesse ed articolate, dall’altro più spazio alla creatività nell’improvvisazione e nello studio del partnering. A partire dalle stesse componenti tecniche attraverso gli stessi strumenti, il lavoro sul corpo come coscienza dello spazio interno, viene portato avanti in ogni sua parte ed arricchito da una parte coreografica più ampia: la danza, il danzare, la relazione tra lo spazio interno e lo spazio esterno, in dinamica.
Ogni MARTEDI dalle 20.30 alle 22.30 a Lugo RA, presso la scuola Centro Studi Danza.
Il corso ha luogo da ottobre 2014 a giugno 2015. Infoline 338.1537399.
Associazione Culturale JEMANJA presenta
IL LABORATORIO DELLE ARTI
un percorso di espressione creativa attraverso DANZA, MUSICA, ARTE
La danzatrice-coreografa Barbara Zanoni la musicista-compositrice Federica Maglioni e l’artista-designer Laura Rambelli integrano i loro linguaggi artistici in questo laboratorio di espressione creativa nato dalla loro collaborazione e fondato sulla circolarità dell’arte come concept.
Gli strumenti di ognuna saranno messi in comune, a disposizione della classe ed ogni partecipante ne esplorerà le funzioni e ne sperimenterà le diverse tecniche, la guida sapiente delle tre artiste accompagnerà questo percorso di processi creativi paralleli, volgendo ad integrarli in un tessuto comune.
Il laboratorio delle arti per l’infanzia é centrato sulle tematiche del mare, dell’acqua, dei fondali, della vita sottomarina, delle creature sottomarine reali e fantastiche, del meraviglioso legato all’elemento acqua, per quanto riguarda l’offerta dedicata alle/ai più piccole/i, in orario giornaliero.
L’elemento acqua sarà sviluppato invece in modo affine ma differente nell’ambito del laboratorio delle arti con adulte/i e con giovani maggiori di 14 anni: a partire dall’archetipo della sirena, dalla relazione tra le profondità marine e quelle psichiche, tra il movimento, la luce e il suono.
Entrambi i laboratori convergeranno verso una dimostrazione finale pubblica del lavoro svolto in data da stabilire, alla fine di giugno 2015.
“PERCORSI. Il registro della carne viva”
Laboratorio coreografico in 8 focus
condotto da Barbara Zanoni
Aperto a tutti coloro che desiderano iniziare o continuare un proprio percorso personale di sperimentazione sul corpo e sul movimento sulla base dei principi della danza contemporanea, è un laboratorio di tre ore al giorno in cui mettersi alla prova su proposte coreografiche precedute da un training iniziale, pensato come appuntamento periodico, con un focus diverso per ciascun incontro.
L’indagine abbraccia, per zone, e senza volontà di compiutezza, alcune delle possibilità del corpo umano ‘danzante’, inteso come persona, carne viva in movimento.
I Focus: respiro
Relazione tra respiro e stato del corpo, tra respiro e movimento. Funzione del respiro, percezione e awareness . La respirazione nell’ improvvisazione. Il corpo pronto e il corpo danzante.
II Focus: corpo e percezione del corpo
Il corpo umano in senso fisico, inserito in un campo di forze gravitazionali con gli altri corpi, umani e celesti: l’uso del peso e l’allineamento dello scheletro. Centro e periferia, comunicazione, feedback e articolazione.
III Focus: tempo
Il tempo e il ritmo dell’improvvisare – relazione tra stato del corpo e timing, tra qualità del movimento e timing. Pausa e sospensione, come strumenti di mutamento.
IV Focus: spazio
Spazio interno e spazio esterno al corpo – l’uso del peso in relazione allo spazio interno ed esterno al corpo. Direzione e proiezione del movimento.
V Focus: energia
Presenza scenica e percezione nello stare - essere e stare. Percezione del campo energetico del gruppo e del proprio. Intensità e gestione dell’energia nel movimento in relazione al peso, al tempo, allo spazio.
VI Focus: peso e verticalità
La percezione quotidiana del peso e dell’allineamento; il rovesciamento e la percezione scenica. Offrire il proprio peso e accettare quello altrui. Travaso del peso e trasferimento rapido all’interno del corpo, nello spazio, ad un altro corpo.
VII Focus: contatto e partnering
Codice, convenzioni e percezione sensoriale ed emozionale. Apertura e chiusura al contatto come esperienza e come strumento di lavoro. Visione scenica e criterio di necessità.
VIII, IX e X Focus: azione ed emozione
Struttura dell’improvvisazione e contesto. Situazione, azione, reazione. Il sottotesto. Il campo emotivo dell’improvvisazione. Rischi: autoespressione e formalismo. Visione scenica e autonomia critica, criterio di necessità e di coerenza.
Appunti. Non sono interessata al lavoro sul personaggio e sulla rappresentazione, in senso convenzionale, così come non sono interessata la lavoro sull’astrazione. Sono interessata alla vita e all’essere, in scena e in sala. Non credo nel distacco dalla vita come via per l’arte poiché l’arte è parte integrante della vita stessa, secondo il mio sentire.
IL GIOCO DEL DANZARE
Laboratorio di espressione corporea - danza contemporanea
per la scuola primaria
IL GIOCO DEL DANZARE è
‘’UN APPROCCIO GIOCOSO AL MONDO DELLA DANZA E DEL MOVIMENTO.
UN MODO ORIGINALE DI DANZARE GIOCANDO O DI GIOCARE DANZANDO PER SCOPRIRE IL MONDO DEL LE INFINITE POSSIBILITA DEL CORPO NELLO SPAZIO-TEMPO''.
OGNI PARTECIPANTE E GUIDATO A TROVARE LA PROPRIA DANZA E A SPERIMANTARLA INSIEME NEL GRUPPO O NELLA CLASSE CON L'AIUTO DI UNA DANZATRICE-GUIDA IN UNA VISIONE ALTENATIVA AL QUOTIDIANO, IN CUI E POSSIBILE TRASFORMARE IN DANZA IL RESPIRO, IL PESO, IL MOVIMENTO, L'ENERGIA ATTRAVERSO L'ASCOLTO DEL PROPRIO CORPO E DI QUELLO ALTRUI E CON L'AIUTO DELL'IMMAGINARIO, PER CREARE UNA NUOVA DIMENSIONE DI ESPERIENZA ARTISTICA PSICO-MOTORIA CHE DIVENTA COSI SIA LUDICA CHE DIDATTICA.
Il laboratorio ''IL GIOCO DEL DANZARE'' è dedicato a tutte le bambine ed i bambini in età scolare dai 6 ai 10 anni. IL GIOCO DEL DANZARE - PROGRAMMA DEL LABORATORIO
I fase: GLI ELEMENTI DI BASE
-
Lo Spazio. Il Tempo. Le direzioni e l’orientamento del corpo nello spazio-tempo;
-
Il Peso: sentire il centro del corpo e l'attrazione del pianeta; giocare con la forza di gravità;
-
L’Energia e la presenza scenica; regole del gioco del danzare e i 5 livelli del danzare.
II fase: LE DIVERSE QUALITA’ DI MOVIMENTO E L’IMPROVVISAZIONE CREATIVA
-
Aria; Mondo dei Sogni
-
Terra; Mondo Minerale
-
Acqua; Mondo Vegetale
-
Fuoco; Mondo Animale
III fase: GIOCARE AL GIOCO DEL DANZARE
-
Sperimentazione: sul materiale acquisito: improvvisazioni e proposte di struttura
-
Il G del D: improvvisazioni e giochi di movimento strutturati nello spazio- tempo.
MULTIPLA E CANGIANTE
Laboratorio di espressione corporea - danza contemporanea
per la scuola primaria
IL GIOCO DEL DANZARE è
‘’UN APPROCCIO GIOCOSO AL MONDO DELLA DANZA E DEL MOVIMENTO.
UN MODO ORIGINALE DI DANZARE GIOCANDO O DI GIOCARE DANZANDO PER SCOPRIRE IL MONDO DEL LE INFINITE POSSIBILITA DEL CORPO NELLO SPAZIO-TEMPO''.
OGNI PARTECIPANTE E GUIDATO A TROVARE LA PROPRIA DANZA E A SPERIMANTARLA INSIEME NEL GRUPPO O NELLA CLASSE CON L'AIUTO DI UNA DANZATRICE-GUIDA IN UNA VISIONE ALTENATIVA AL QUOTIDIANO, IN CUI E POSSIBILE TRASFORMARE IN DANZA IL RESPIRO, IL PESO, IL MOVIMENTO, L'ENERGIA ATTRAVERSO L'ASCOLTO DEL PROPRIO CORPO E DI QUELLO ALTRUI E CON L'AIUTO DELL'IMMAGINARIO, PER CREARE UNA NUOVA DIMENSIONE DI ESPERIENZA ARTISTICA PSICO-MOTORIA CHE DIVENTA COSI SIA LUDICA CHE DIDATTICA.
Il laboratorio ''IL GIOCO DEL DANZARE'' è dedicato a tutte le bambine ed i bambini in età scolare dai 6 ai 10 anni. IL GIOCO DEL DANZARE - PROGRAMMA DEL LABORATORIO
I fase: GLI ELEMENTI DI BASE
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Lo Spazio. Il Tempo. Le direzioni e l’orientamento del corpo nello spazio-tempo;
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Il Peso: sentire il centro del corpo e l'attrazione del pianeta; giocare con la forza di gravità;
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L’Energia e la presenza scenica; regole del gioco del danzare e i 5 livelli del danzare.
II fase: LE DIVERSE QUALITA’ DI MOVIMENTO E L’IMPROVVISAZIONE CREATIVA
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Aria; Mondo dei Sogni
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Terra; Mondo Minerale
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Acqua; Mondo Vegetale
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Fuoco; Mondo Animale
III fase: GIOCARE AL GIOCO DEL DANZARE
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Sperimentazione: sul materiale acquisito: improvvisazioni e proposte di struttura
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Il G del D: improvvisazioni e giochi di movimento strutturati nello spazio- tempo.
La Selvaggia Voce - o del Trovare
LABORATORIO INTENSIVO CORPO-VOCE
a cura di Barbara Zanoni
Lo spazio misterioso della creazione, è un vuoto uterino che tutto può contenere, anche il nulla, l’indispensabile condizione dello zero, in cui ogni possibilità è presente, come un silenzioso stare, quasi immobile, quasi: è uno stare vivente, in cui dimorano in essenza insondabili pulsazioni, correnti, micromovimenti. L’energia è in potenza, il saggio respirare è luce, il prezioso ascoltare è la chiave, il sentire segreto e sottile si apre alla percezione e all’intuizione, l’appoggio è il prorio corpo-mente-anima, perfetto così com’è e il cuore si abbandona alle possibilità di bellezza e di verità che può portare; ecco che il suono emerge, fluisce in un divenire, ecco che il canto accade.
Per permettere che accada, bastano il desiderio, un radicato desiderio ardente di bellezza e la semplice fiducia che sia davvero possibile, in uno spazio-tempo pronto: il corpo-mente-anima. Come per miglialia di anni, così adesso, l’aria è pregna di miliardi e miliardi di canti, di infiniti suoni, non meno delle stelle che splendono su di noi, basta lasciarli entrare, aspettano di essere trovati. Come prepararsi a trovare e a raccogiere i canti, come lasciarsi attraversare dai suoni, come farsi strumento-voce? Non c’è qualcosa da fare, c’è invece da accettare un prezioso ‘non fare’: la donna è già un canale, lasciare esprimere anche nel suono la propria energia femminile è un riconoscere se stesse e la propria natura, essere madri di se stesse. È un trovare e insieme un trovarsi, è anche un lasciare che sia.
Lascia che l’accordatura interna sia un allineamento utero-cuore-cervello e che si espanda verso il centro della Terra attraverso i piedi, salde radici, e verso il cielo attraverso la fontanella, apertura al Cielo infinito, lascia che sia. Nel silenzio, ascolta ciò che arriva, ancora il silenzio, magari, o subito un suono, chissà? Tutto è possibile addentrandosi nel bosco incantato interiore, magari si trova una pista sonora, un sussurro, piccolo fiore che illumina, gruppi di suoni, bacche che nutrono, e ancora, misteriosi animali sfuggenti, magari magnifici, uccelli curiosi, farfalle giocose, mille incredibili canti.
Ogni donna ha un meraviglioso mondo-bosco sonoro incantato a cui attingere infinitamente, quale sorgente generosa, quale dono magico che si manifesta alla soglia delle sue labbra, liberandosi nell’aria e che sempre vive - sempre, anche se non manifesto - nelle segrete e potenti carni, ossa, acque, sensazioni, emozioni, visioni, intuizioni del suo paesaggio interiore. Tanto diversi quante siamo noi tutte, tutti sono incredibilmente meravigliosi e sorpredenti e quando diventano vibrazione, ecco, possiamo percepirli e ne possiamo godere a pieno, tutto il corpo si fa strumento e cassa di risonanza insieme. Tutto il corpo-mente-anima danza-canta l’espressione di sé vibrando, ed è già una guarigione. La condivisione di questa esperienza creativa come pratica può essere di grande ispirazione e l’allargamento della coscienza è alle porte per tutte, come un generoso sorriso, come uno sguardo pieno di luce, come un ringraziamento, la presenza nel cerchio si fa magnetica e l’energia sale; così il piacere della scoperta e della manifestazione di sé è un dono da godere insieme nel cerchio delle donne.