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BALKAN STORIES
canti e musiche dall'altra parte del mare
Se i Balcani sono veramente il segreto ponte tra Oriente e Occidente, la musica è una delle chiavi possibili per attraversarlo. Questo repertorio di tradizione orale è espressione dell'indicibile gioia di vivere come della trasformazione del dolore e della fatica in melodia; al tempo stesso è archeologia della memoria e linfa vitale, spirito e corpo e apertura verso nuove sonorità contemporanee.
La complessità dell'essere sonoro dei Balcani, data la lunga e ricca stratificazione culturale che ne ha attraversato e mutato la storia, ci offre un repertorio immenso dal sapore ora arcaico, ora raffinatissimo e dall'espressione altrettanto articolata, dall'essenzialità più nuda al virtuosismo folle.
Ne sono traccia anche gli strumenti stessi, costruiti con sapere rituale, le prassi esecutive vocali e strumentali, parte integrante di una cultura musicale che in Balkan Stories continua a vivere sia rigorosamente secondo la tradizione orale, sia aprendosi alle sonorità di strumenti più recenti: la tradizione modale e gli strumenti etnici originali dell'area balcanica e mediterranea incontrano il clarinetto e la fisarmonica per far festa in musica.
Canti universali quanto intimi, che danno voce ad ogni singolo momento della vita e all'umano sentire, nella precipua dimensione della cultura d'oltremare; tra lo struggimento infinito e l'allegria feroce: canti di festa, di amori, di piante, d'acqua, di animali, di magia, canti senza tempo che parlano anche alle nuove generazioni cresciute sul cemento, con gli occhi sugli schermi dei computers.
Barbara Zanoni
canto, def
Bardh Jakova
fisarmonica, def
Igor Niego
gaida, kaval, def, tarabuka, clarinetto
Aleksandar Sasha Karlić
canto, ud, tambura, def, tapan
foto: Mattia Pasini
dvd: Andrea Bosi
INNAMORAMENTI
concerto con danza contemporanea
“Ed intanto tra i fili del fuoco io vedevo danzare
Una forma inattesa per me una forma di mare”
Francesco Benozzo, L’inverno necessario
Inattesi e spiazzanti, mai come ce li si sarebbe aspettati, come temporali o dolcemente suggeriti
sospettati, non dichiarati, non ancora fioriti, in attesa del sole, oppure travolgenti, appassionanti,
da perdere la testa, da non saper nemmneo nominare, perfino creduti prima impossibili e poi
manifesti e meravigliosi, vibranti di vita e ancora, magici, mistici e trasformativi, da disorientarsi e
poi ritrovarsi, pieni di mistero: Innamoramenti non solo perché Milko Merloni e Barbara Zanoni è
del sentimento d’amore in musica che fanno il centro di questo lavoro, ma anche perché ne fanno
la loro modalità di procedere, ovvero partendo da una personale risonanza di cuore per un brano,
magari lontano nello spazio o nel tempo dalle precedenti e comuni frequentazioni, voce e
strumento cominciano prima a togliere, fino a renderlo nudo, poi a tessere pochi fili essenziali,
lasciandone però sempre intravedere la pelle.
Tessiture scarne e disuguali, talora a doppio filo, che si fondono con la danza contemporanea che
è il primo linguaggio di Barbara Zanoni. Trame musicali da orditi di altri autori, soprattutto, con
alcune originali composte da Milko Merloni.
Una ricerca che non è tesa a disegnare un percorso, solo a germogliare dalla terra verso il cielo,
creando scompostamente il proprio divenire, a seconda della forma che prendono gli elementi nel processo stesso e di dove un’apertura alla bellezza si scopre e una luce la cogli
.
Innamoramenti
Milko Merloni, contrabbasso, chitarra, basso elettrico e voce
Barbara Zanoni, corpo e voce
Milko Merloni e Barbara Zanoni, lavorano insieme dal 2006 in ambito musicale, teatrale e
coreutico, rispettivmente musicista e compositore e danzatrice-coreografa contemporanea e
cantante; tra i loro precedenti lavori: ALMAWILD, progetto musicale in trio con Predrag Maric;
Camille, spettacolo di danza e musica di Milko Merloni e Barbara Zanoni; Sistole e diastole,
spettacolo teatrale di Corrado Bertoni.